Salvini: stop business avvocati d’ufficio. La replica del Cnf

June 14 2018

Arriva la secca replica del presidente del CNF, Andrea Mascherin, alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera di ieri.
Il Ministro, intervistato sul tema della gestione dei migranti sull'onda della vicenda della nave Aquarius, ha dichiarato, fra le altre cose, che uno dei suoi obiettivi è quello di ridurre i costi per l'accoglienza; a questo proposito, ha aggiunto il Ministro, "in Italia c’è una lobby che si sta arricchendo in modo che non ritengo opportuno", la "lobby degli avvocati d’ufficio. Non credo si possa passare per fessi. Nel 2018 le domande di asilo respinte sono state il 58%. Il problema è che il 99% dei respinti fa ricorso pressoché in automatico, perché lo Stato garantisce un avvocato d’ufficio che paghiamo tutti noi. Per giunta, si intasano i tribunali: lavorerò con il collega alla Giustizia per intervenire anche su questo"

Il contenuto e i toni dell'intervista non sono piaciuti al presidente del CNF, il quale ha ritenuto opportuno replicare prontamente "per spirito collaborativo, amor di precisione" e soprattutto in applicazione del "principio di competenza, intesa come conoscenza della materia", con una lettera aperta al Ministro Salvini. Il presidente Mascherin ricorda che la difesa d'ufficio, istituto di matrice costituzionale e sovranazionale, è proprio del processo penale, non è a carico dello Stato e non ha nulla a che vedere con la materia della migrazione. 
In questa materia la presenza dell'avvocato è solo eventuale, essendo richiesta solo in sede di impugnazione di eventuali provvedimenti amministrativi; qui il migrante può chiedere di essere ammesso al gratuito patrocinio, ma come è noto l'ammissione è tutt'altro che automatica, essendo condizionata ad una preventiva delibazione di "non infondatezza dell'impugnazione". Il presidente ricorda inoltre che in questa materia la Legge Orlando-Minniti del 2017ha soppresso un grado di giudizio, ha eliminato il diritto dell'interessato a comparire davanti al giudice, ha ridotto le sedi giudiziarie competenti a solo 26 (su 140 Tribunali); è inoltre disponibile il protocollo ad hoc sulla disciplina di queste procedure, sottoscritto da CNF e CSM; protocollo che si occupa anche delle modalità di liquidazione del patrocinio a spese dello Stato.
Sui numeri e le percentuali delle domande di asilo e dei ricorsi, il presidente Mascherin ribatte in chiusura con un velo di amara ironia: "Le percentuali di rigetto da Lei indicate nella misura del 58% attesterebbero una percentuale di accoglimento del 42%, che è percentuale assai elevata e non sacrificabile. Diversamente sarebbe come dire che se in un naufragio non si riuscisse a salvare 58 vite su cento, bisognerebbe fare annegare anche le restanti 42. Ma certo Lei non pensa ciò e neppure la Costituzione della Repubblica italiana."

(articolo tratto da www.altalex.it - 13.06.2018)